Il Faro di Portland

Il ribollio era ancora lì e i garriti dei gabbiani erano cessati, come a voler presagire un epilogo di morte.Di quale orrenda manifestazione ero partecipe? La perdizione sconcertante a cui quello scoglio era destinato mi provocava delle insensatezze visive che mi circuivano nei meandri più profondi della mia psiche. Il passato e il presente adesso mi appaiono come farneticazioni del tempo. Rumori ed errori di una infinita sequenza di cruda abominazione e rifiuto, ma qual è il nostro vero posto oltre il tangibile? Sono sveglio, eppure annaspo nel sonno.Settembre 29, 1885La trama dell'opera di Ray Hermanni Lewis, ottenebrata dal terribile passato del protagonista, mi ha indotto a riflettere su un famoso ciclo letterario mai concluso dal suo autore, ma al contempo di grande significato. Paragonando le fredde acque di Portland a un burrascoso mare della Sicilia, viene quasi spontaneo pensare a Giovanni Verga e al celebre "Ciclo dei vinti". A differenza di Verga e Capuana, R.H. Lewis evoca una realtà di folle concezione, visioni pazzesche e sconcertanti entità ultraterrene di varia natura. (A.B. Lundra)

Quello di R. H. Lewis altri non è che l'offerta di uno spaccato tanto drammatico quanto avveduto, che non indugia in riflessioni esplicite, quanto piuttosto in un intenso dialogo di immagini, che si rivela congeniale alla sensibilità del suo autore. (Davide Di Laurenzio)