Celeste come il desiderio

"Celeste come il desiderio" evoca sentimenti, passioni e i misteri che qui acquistano una voce. Ambizioni, sogni, aspirazioni che sembrano utopie, si dipanano non solo nel cuore, ma anche in un paese che ancora non si è svelato del tutto.
Nel quarto capitolo delle avventure di Celeste Lanzetti, quelle "pietre" così antiche, finanche eterne, nascondono altri segreti ben custoditi, tenendoseli molto stretti. Anche il cestino d'oro massiccio dal valore esorbitante, scomparso nel 1885, non ha mai finito di far mormorare i paesani. Giungono inaspettate, delle lettere che due innocenti cugine, una delle quali emigrata in Francia, si scrivevano. Celeste le scopre e riuscirà a districare alcuni contorti gialli che in parte principiano da lì?
Esplode dagli anni '50 del novecento, arrivando fino a noi, la storia di una ragazzina violentata. E' impossibile far condannare l'uomo dopo così tanti anni, oppure no? Alcuni vecchi personaggi si legano a nuovi, compreso un cucciolo rimasto orfano; personaggi che con la loro originalità, rincorrendosi, galoppano tra le pagine di questo quarto romanzo.
In una notte fredda, mentre nel buio danzano alcuni misteri, un altro se ne aggiunge, con un tentato omicidio, il rapimento di un bambino e un inseguimento rocambolesco per cercare di salvarlo. Olivia Bucciarelli avvocata trans, finalmente si opera, ma arriverà alla serenità con Nicola? Oppure s'innamorerà di don Renato? Il bar di Laura è sempre lì, dove le riunioni hanno la sede ufficiale, ma in ogni vicolo, in ogni stradina e in ogni vecchio palazzo, ci sono segreti e misteri che potrebbero rotolare via, ancora e ancora. Già, quelle vecchie pietre, millenarie, che si tengono tanto strette, qualche volta allentano un po' la presa e qualcosa scivola via.
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