FERMATI trova te stesso

Una triste e sola impiegata delle Poste ormai in pensione, che vive in un sonnacchioso paesone assolato, si trova quasi per caso a partecipare a una crociera.
A causa del catastrofico naufragio della nave, viene trascinata e travolta dalla folla che scappa. Sola, spaventata, con l'unico desiderio di salvarsi, cerca una via di uscita. Percorre corridoi, scende scale infinite, scivolose, sempre più scoscese, una discesa senza fine, finché... in un angolo buio della nave vede un tavolo da gioco dove quattro uomini silenziosi sembrano attendere proprio lei che, frastornata, si siede automaticamente al tavolo dove una sedia la aspetta per iniziare la partita a carte che definirà il suo destino: vincerà chi per primo riuscirà a liberarsi di quell'ultima carta, quella che svela la storia più oscura, più nascosta, più strana, più vera, chi abbandonerà quell'ultimo legame che lo tiene attaccato ai ricordi, alle responsabilità, alla vita.
Ogni giocatore dunque gioca la carta che lo condanna; ma se c'è una condanna, qual è il peccato ?
I peccati dei giocatori sono quelli che l'umanità ha da sempre compiuto: il tradimento, l'abbandono, la violenza, la vendetta, e ogni personaggio si riconosce e si confronta con i grandi peccatori del passato.
L'anziana donna perché si trova a quel tavolo? Perché anche lei non è esente dal peccato, perché tutta l'umanità non è esente dal peccato. Chi si salverà?